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Sistema instabile, problemi di disco, Smart Hard Disk Error 301 su HP, risolto con ddrescue.


Il mio portatile ad un certo punto decide di fare le bizze, si avvia ma dopo mezz’ora diventa lento e non risponde più ai comandi. Lo riavvio e la storia si ripete sempre, i lassi di tempo tra un riavvio e l’altro è sempre più breve. Immagino che sia un problama di ram, se la ram non funziona più correttamente anche i file di sistema si corromperanno e il sistema operativo sarà presto da reinstallare. Per testare la funzionalità della ram c’è MEMTEST. Ma nel mio caso non era la ram. Deduco non mi ricordo come che si tratta dell’HD finchè ad un certo punto nella schermata di avvio appare l’avviso Smart Hard Disk Error 301 che mi suggerisce di effettuare il controllo del disco tramite l’apposito tool “F2 System Diagnostics”. Ma il controllo dell’HD fallisce… insomma l’HD è messo male. Allora scarico l’iso di Hiren’s BootCD 15.2. Masterizzo l’ISO, camio l’ordine delle boot device da BIOS e avvio il CD live, ci sono tante opzioni, scelgo Parted Magic. Sul desktop trovo Disk Helth che mi dice imminent disk failure. Allora decido di provare a clonare l’HD, compro un HD di dimensioni equivalenti. Piccola parentesi, il mio disco ha 7 […]
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Partizionare l’SD del proprio Android senza perdita di dati: UnCoRrUpTeD


Sovente i telefoni android (sopratutto quelli un po’ più datatati e quelli più economici) hanno poco spazio per le applicazioni che stanno diventando sempre più pesanti e consentono l’installazione si poche di esse perchè lo spazio a disposizione presto termina. E’ possibile utilizzare un HBOOT diverso da quello originale che utilizza parte della scheda SD per lo storage delle app. Le SD oggi sono mono molto econmiche e questo permette di risolvere agevolmente il problema di cui prima. Solo per utenti esperti uno script che permette di partizionare l’SD del proprio mobile Android senza perdere i dati o doverli momentaneamente spostare. Un backup ovviamente è consigliato, lo script è stato testato e si è rivelato davvero veloce ed efficace. Per utilizzare questo script è necessario usare i comandi adb, se non sapete cosa essi siano, questo articolo è inadatto a voi, vi conviene usare un tool dal vostro sistema operativo, oppure ClockWorkMod, in entrambi i casi però è ncessario effettuare un backup dei dati prima. Lo script è realizzato da UnCoRrUpTeD, utente di xda io ne fornisco solo la traduzione, a seguire il link per la pagina del forum in inglese. Questo script è usato per configurare la prioria SD […]
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Google analytics, Panoramica sorgenti di traffico, Parola chiave (not provided)


Google fornisce un servizio gratuito di monitoraggio dei dati di accesso al proprio sito in cambio di poterli sfruttare esso stesso: Google Analytics è una risorsa fantastica per i webmaster di siti a qualsiasi livello di complessità, dimensione e finalità. Google Analytics è una miniera di utilissime informazioni sulle tendenze e comportamenti dei visitatori. L’applicazione è di complesso utilizzo perchè ha un’interfaccia in continua evoluzione e le pagine per configurezioni specifiche a volte sono un po’ difficili da trovare. Nelle statistiche sulla provenienza delle ricerche (uno dei dati di maggior interesse in assoluto) normalmente la prima voce relativa alle ricerche organiche è sconosciuta perchè riportano ‘not provided’ (non fornita – in inglese anche in analitycs italiano) Come mai i dati sono nascosti e ‘Not Provided’? Nell’Ottobre 2011, Google ha cambiato la modalità di raccolta dati per proteggere la privacy degli utenti. Quando un’utente ha effettuato login in un prodotto Google (ad esempio Gmail) ed effettua una ricerca, la ricerca è effettuata attraverso una SSL, per questo i dati di provenienza correlati a questa ricerca sono nascosti. I dati di provenienza includono anche le keyword utilizzate. Google naturlamente sfrutterà per se i dati della ricerca, che però non verranno resi noti […]
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Root Android: Unlock Root software malevolo


Negli forum uno dei software consigliati per per effettuare il root di Android pare essere è Unlock Root. Un tool universale per effettuare il root dei dispositivi android non è mai esistito. Inoltre non viene fornita alcuna informazione sul tipo di exploit utilizzato, rimane sempre tutto molto misterioso. Dando un’occhiata all’ elenco dei dispositivi supportati sul sito si nota addirittura l’ iphone (??!!) . Facendo una ricerca nel web si leggono comunque pareri contrastanti e che sulla maggiorparte dei device non funziona. Io ho provato ad installarlo ma durante l’installazione l’antivirus mi ha dato dei segnali negativi, allora l’ho installato su una macchina virtuale sospendendo l’antivirus. Alla fine sulla toolbar c’erno 3 nuove icone, pagine iniziali modificate sul browser e la scansione con spybot ha dato il risultato che vedete nell’immagine. Sembrerebbe che l’exploit utilizzato sia il BurritoRoot di jcase (sviluppatore presente su Xda) . Se fosse cosìsi tratterebbe probabilmente a codice rubato al fine di sviluppare un software che è puramente un cavallo di troia.
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WordPress: mail di contatto all’indirizzo sbagliato


Normalmente durante lo sviluppo di un sito si utilizzano i parametri di sviluppo, che a fine lavoro vengono modificati nei parametri di “produzione” per la messa online. Normalmente lo sviluppatore usa la sua mail a cui mandare le mail di test che poi modificherà nella mail dell’amministratore del sito. In WordPress capita che anche modificando le mail nei punti strategici le mail continuino ad arrivare all’indirizzo sbagliato. Purtroppo non esiste una soluzione univoca a questo problema, ma ogni caso è sempre particolare, cerco di analizzare quali sono le occorrenze più comuni. Mail di configurazione nel template: spesso i template hanno un paramentro che è la “contact mail”, questa va cambiata. Contact form 7 : la mail è un campo specifico nella configurazione del plugin, quindi è necessario andare a cambiare la mail nel plugin. Pagina di contatto: a volte la mail viene mandata all’autore della pagina, per cui cambiare la mail dell’autore o cambiare l’autore. Se nei prossimi lavori incorrerò nello stesso problema con una soluzione diversa effettuerò un update di questo articolo, se trovaste altre occorrenze segnalatemele, effettuerò un update con la soluzione specifica.
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Se il disco rigido non è più riconosciuto: è necessario formattare il disco per poterlo utilizzare


Può capitare (senza preavviso) che un hard disk non sia più riconosciuto, beh intanto avete fatto il backup? 😉 Se non si tratta del disco di avvio ma di un disco su cui avete dei dati il messaggio in Windows è più o meno questo “è necessario formattare il disco per poterlo utilizzare”. Nei momenti importanti windows non si comporta mai bene! Il suggerimento è sbagliato, voi il disco non lo volete formattare altrimenti i dati andranno persi! Intanto scongiurate che il disco si sia danneggiato gravemente, capita e i dati in questo caso sono persi, nel caso in cui invece il disco abbia avuto solo una piccola defaillance (cioè un errore logico) bisogna sapere come muoversi e spesso il disco sarà recuperabile con la maggior parte dei dati. Le vie sono per la mia esperienza due: TestDisk è in grado di recuperare le partizioni o trovare i dati per poterli copiare altrove, oppure riscrivere la File Allocation Table o la Master File Table se si siano rovinate. Se invece testDisk vi dice che l’hard disk ha delle dimensioni diverse da quelle che si aspetta e non vi permette di salvare lo schema delle partizioni allora è il caso di […]
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Aggiungere CSS all’amministrazione di WordPress


Capita in WordPress che dopo l’aggiunta di un plugin l’amministrazione si scassi un po’. E’ possibile accodare a tutto gli altri i propri css per aggiustare il tutto. Nel file function.php del proprio tema aggiungere: function customCSSAdmin() { $url = get_settings('siteurl'); $url = $url . '/wp-content/themes/mytheme/federico_porta_fotografo_custom.css'; echo ' '; } add_action('admin_head', 'customCSSAdmin'); ecco fatto (beh poi nella cartella del tema dovete aggiungere il file CSS 🙂 )
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Gestion file di testo — creazione, opertura, lettura, scrittura, cancellazione


Se non si pratica spesso la gestione di file testuali si possono scordare le opzioni, ho creato un piccolo memo. Creare un file $my_file = 'file.txt'; $handle = fopen($my_file, 'w') or die('Impossibile creare il file (controllare i permessi): '.$my_file); //implicitamente crea il file Aprire un file $my_file = 'file.txt'; $handle = fopen($my_file, 'w') or die('Impossibile aprire il file (controllare i permessi): '.$my_file); //aprire un file per la scrittura ('w','r','a')... Leggere file $my_file = 'file.txt'; $handle = fopen($my_file, 'r'); $data = fread($handle,filesize($my_file)); Scrivere su un file $my_file = 'file.txt'; $handle = fopen($my_file, 'w') or die('Impossibile aprire il file (controllare i permessi): '.$my_file); $data = 'Testo'; fwrite($handle, $data); Accodare contenuti in un file $my_file = 'file.txt'; $handle = fopen($my_file, 'a') or die('Impossibile aprire il file (controllare i permessi): '.$my_file); $data = 'Dati riga 1'; fwrite($handle, $data); $new_data = "\n".'Dati riga 2'; fwrite($handle, $new_data); Chiudere un file $my_file = 'file.txt'; $handle = fopen($my_file, 'w') or die('Impossibile aprire il file (controllare i permessi): '.$my_file); //operazioni fclose($handle); Cancellare un file $my_file = 'file.txt'; unlink($my_file);
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Importare CSV in MySql tramite shell


Una volta che vi vengono forniti dati in formato excel, ods o CSV è possibile importarli in MySql attraverso LOAD DATA LOCAL FILE. Questo comando è pensato apposta per csv e quindi bisogna riconvertire i file excel, ods prima in CSV. Controllate poi che il numero colonne della VS tabella sia corrispondente. Si deve conoscere sia i delimitatori di campo che il terminatore di riga. Entrare nella shell di MySQL selezionate il database corretto e digitare quanto segue: LOAD DATA LOCAL INFILE 'C:/PATH/export.csv' INTO TABLE NomeTabella FIELDS TERMINATED BY ',' LINES TERMINATED BY '\n'; Se siete fortunati che la trasformazione del file originale in csv non abbia fatto danni la velocità di importazione è molto migliore che attraverso un dump.
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MySql .sql importazione da command di windows


Quando si ha un database troppo grande l’importazione da phpMyAdmin diventa impossibile perchè apache va incontro all’impossibilità di uploadare file troppo grandi e l’engine php va in  timeout. Sono parametri che si possono configurare da php.ini, i parametri sono ‘post_max_size’ e ‘upload_max_filesize’.  Poichè ‘post_max_size’ è il limite di tutti i contenuti di un post, si può scegliere che  ‘post_max_size’ sia un multiplo di ‘upload_max_filesize’ per consentire l’upload multiplo di file ma in questo caso non è essnziale. Il modulo di upload limita le dimensioni del file che può essere uploadato al al più piccolo dei due valori post_max_size, o upload_max_filesize. Il default per PHP è 2 MB per upload_max_filesize, e 8 MB per post_max_size. Nel php.ini potete configurare i due valori a 128 MB per esempio upload_max_filesize = 128M post_max_size = 128M o se permesso dalle configurazioni globali anche da .htaccess nella directory di interesse php_value upload_max_filesize 128M php_value post_max_size 128M a questo punto dovete anche fare i conti con max_execution_time che definisce appunto il tempo massimo per il quale un singolo script può funzionare senza che venga considerato problematico. Il defoult è 30 (secondi) … potete alzarlo, ma quanto tempo richieda un importazione è sempre un interrogativo. Anche in […]
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